Medico Chirurgo, Posturologo, Osteopata, Omeopata

Negli anni '90 gli insegnamenti di osteopatia e posturologia erano proposti in modo antitetico .

In quegli anni  un piccolo gruppo di medici ricercatori tra cui il Dott. Salimbeni capì l'utilità di sintetizzare  le due discipline che tutt'oggi vengono proposte con scuole di insegnamento separate .

Provenendo il Dott. Salimbeni dalla scuola di omeopatia e nutrizione ortomolecolare nel corso degli anni è riuscito a fare una sintesi dei vari insegnamenti.

POSTUROLOGIA


La posturologia è una disciplina relativamente nuova a metà strada tra la neurofisiologia e la clinica medica. Per quanto riguarda la neurofisiologia, sappiamo da vari decenni, che il referente di primaria importanza per l'equilibrio è il piano visivo, che deve essere immaginato come una linea orizzontale che passa attraverso le due pupille che deve essere perpendicolare ad un organo interno all'orecchio, il vestibolo e parallelo al suolo. Ciò fa si che le obliquità non possano essere integrate e vengono trasformate in torsioni del corpo.

Dal punto di vista chimico, sappiamo che una infiammazione acuta o cronica che sia, se non sufficientemente intensa può decorrere in modo silente, cioè asintomatico, perchè il riflesso antalgico mettendo in compressione l'organo interessato è talvolta capace di eliminare la componente dolorosa dell'infiammazione. La diagnosi di causa primaria dell'infiammazione dovrà essere fatta sugli altri parametri che sono la tumefazione, il rossore, il calore della zona rilevabile alla sola palpazione dell'organo o all'esame istologico. A questo livello spesso l'unica osservazione che si può fare è quella posturale. Il paziente cioè è completamente asintomatico ma presenta solo un'alterazione della postura ad esempio una scoliosi. Ogni organo può essere causa primaria di una alterazione della postura i più frequenti sono il fegato, la colecisti, lo stomaco, la milza, il pancreas, l'intestino tenue e crasso, gli organi genitali, granulomi dentari e tasche parodontali.

Il dolore riferito all'apparato locomotore, quali cefalee, ernie cervicali, dorsali, lombari, artriti, periartriti a qualsiasi livello compresi quelle delle spalle, delle anche e delle ginocchia, dei piedi, tunnel carpale e mani ecc. sono nella stragrande maggioranza dei casi da considerarsi sintomi e non malattie a sé stanti. Per curare questi sintomi si deve curare la causa primaria latente o sub clinica. Talvolta sintomi diversi come cefalea, periartrite, scapola omerale, epicondilite ecc. sono da riferirsi ad un'unica causa primaria. Questi due aspetti neurologico e clinico interagiscono tra loro, l'uno aggravando l'altro oppure in terapia curando uno anche l'altro migliora. Per migliorare l'aspetto neurofisiologico possono essere realizzati a seconda delle necessità quattro tipi di protesi.

Occhiali correttivi

Il primo referente posturale è il piano visivo; l'occhio è infatti il primo organo del quale ci serviamo per muoverci, relazionarci con lo spazio o anche solo restare in equilibrio. La corretta sinergia tra i due occhi è di primaria importanza perchè è il fenomeno della fusione visiva dell'occhio destro e dell'occhio sinistro a darci il senso della profondità, ovvero della distanza tra gli oggetti. Quando uno dei due occhi predomina sull'altro, per esempio nel caso del così detto occhio pigro, viene a mancare la convergenza tra i due occhi e di conseguenza si dovrebbe verificare una visione sdoppiata della realtà ciò non avviene perchè il cervello automaticamente esclude la funzione dell'occhio che non converge, si attua quindi la sindrome dell'occhio escluso cioè: per continuare a vedere a 180° di fronte a noi si ruota inconsciamente la testa, in modo da ripristinare la corretta percezione del campo visivo. Tale torsione provoca nel resto del corpo torsioni compensative fino al piede e di conseguenza alterazioni della postura costituiscono spesso la causa di sintomi come cefalee, ernie, artriti, periartriti, dolori nelle varie sedi del corpo. La coordinazione dei bulbi oculari viene gestita dai muscoli dell'occhio intrinseci ed estrinseci che devono essere allineati e corretti con l'aiuto di tutti i tipi di lenti a nostra disposizione. Vengono costruite delle lenti terapeutiche che vengono modificate secondo il miglioramento clinico del paziente dopo un periodo relativamente breve di terapia.

Solette correttive

Di frequente ci si riferisce all'appoggio podalico come al primo responsabile della postura umana. In realtà non è così: l'appoggio podalico deve essere spesso considerato non come la causa di una cattiva postura, ma come lo specchio di fenomeni patologici che avvengono più in alto rispetto al piede. Seppur sintomo di altri fenomeni, l'errata postura del piede deve essere corretta e ripristinata. Lo strumento più immediato per raggiungere tale scopo è costituito dalle solette propriocettive. Essendo realizzate su misura, le solette propriocettive aderiscono alla pianta del piede conferendogli una posizione terapeutica e permettendo, al piede e al resto del corpo, di assumere nuovamente una corretta postura. Sono concettualmente molto diverse dai plantari correttivi.

Bite

Il bite è uno strumento in resina trasparente usato nei casi di problemi posturali provenienti dalla bocca. Dopo aver fatto un calco in silicone dal posturologo sulla dentatura del paziente, il bite viene costruito dal dentista adattandosi alla bocca del paziente. Esso ha il fine di riposizionare la mandibola e la mascella nella corretta collocazione in funzione del resto del corpo; è per questo che le caratteristiche del bite dovrebbero essere sempre decise dal posturologo che lo riadatta a seconda del miglioramento clinico del paziente.

Apparecchi acustici

Anche l'ipoacusia o l'anacusia da un orecchio può essere causa di torsione del corpo, il paziente si torce dalla parte dell'orecchio che sente meno; anche in questo caso il posturologo deve collaborare con il tecnico audiologo.

OSTEOPATIA


Oltre alla semeiotica medica classica branca importante della clinica medica, ci si può avvalere dell'osteopatia.

L'osteopatia è un approccio di diagnosi e trattamento che non concentra la propria attenzione sull'individuazione e la cura dei sintomi ma all'individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso. Oltre al sistema del riflesso antalgico a cui abbiamo già accennato c'è un aspetto meccanico non meno importante. Le viscere, ovvero gli organi e le loro membrane, infatti sono scivolose e sono fissate alle superfici delle cavità corporale e alla colonna vertebrale dai legamenti. Ogni volta che un organo si muove per i meccanismi su detti anche la colonna vertebrale e tutto il sistema di muscoli, legamenti, nervi, dischi intervertebrali e midollo spinale ad essa legati si muove. La collocazione degli organi è molto importante perchè devono permettere mobilità al tronco, per potersi torcere e chinarsi, e al diaframma per permettere la regolare respirazione. Gli organi dunque si muovono in modi ben strutturati, determinati dai legamenti che li sostengono e dal riflesso antalgico. Le aderenze e le tensioni possono alterare o restringere questi movimenti e stressare la funzione della colonna. Se un vostro viscere non è capace di muoversi opportunamente questa condizione creerà rigidezza o dolore in qualunque parte del vostro corpo questa riesca ad avere influenza, oltre a non permettere all'organo di funzionare al meglio delle sue potenzialità. Il nostro approccio, quello dell'osteopatia viscerale, mira, attraverso la manipolazione, a ricollocare gli organi nella loro posizione corretta rilasciando così il meccanismo osteo articolare.

OMEOPATIA


Come si è detto la postura può dipendere da disfunzioni spesso croniche degli organi interni. Oltre alla terapia posturologica, osteopatica è interessante anche l'approccio farmacologico. Trattandosi di forme croniche, spesso, la terapia deve protrarsi per lunghi periodi, per cui spesso mi avvalgo della farmacologia omeopatica, che presenta alla lunga meno effetti collaterali della farmacologia tradizionale. Collateralmente all'approccio omeopatico è importante anche quello nutrizionale. Spesso infatti è importante sapere se il paziente presenta intolleranze alimentari per poter preparare diete specifiche ad ogni situazione clinica.